Alcuni musei di importanza capitale per la cultura marchigiana. Dalla testimonianza paleontologica dell'ittiosauro di Genga ai musei archeologici di Numana (qui la celebre Tomba della Regina picena da Sirolo) e Arcevia; dal museo inglobato nella suggestiva area archeologica sotterranea La Fenice di Senigallia a quello di Castelleone di Suasa e del suo Parco archeologico dove spicca la Domus romana; dai resti di Sentinum a Sassoferrato, il cui nome evoca ancora oggi la celebre battaglia del 295 a.C. che consentì ai Romani di penetrare nelle Marche, al nuovo museo cittadino.
              Altrettanto fondamentale la conoscenza dei musei artistici per la 
              comprensionedei più importanti capitoli della pittura e della 
              scultura marchigiana e italiana: la Pinacoteca civica di Ancona 
              (ma è visitabile anche un Museo della città), intitolata 
              al pittore del XIX secolo Francesco. Podesti, ospita dipinti di 
              straordinario valore per la conoscenza della pittura italiana dal 
              XIV al XIX secolo con opere di Olivuccio di Ceccarello, la Madonna 
              con il Bambino di Carlo Crivelli, la Pala Gozzi di Tiziano 
               , 
              la Pala 
              dell'Alabarda di Lorenzo Lotto, Il Ritratto di Francesco Arsilli 
              di Sebastiano del Piombo, opere di Andrea Lilli, Guercino, Orazio 
              Gentileschi, Carlo Maratta. A Fabriano, la città natale del 
              grande Gentile (disperse purtroppo tra Berlino, Brera e il Getty 
              Museum le sue opere), la Pinacoteca comunale intitolata al grande 
              storico dell'arte Bruno Molajoli vanta una delle raccolte di dipinti 
              su tavola del XIV e XV secolo più importanti dell'Italia 
              centrale (tavole di Allegretto Nuzi, Puccio di Simone, Francescuccio 
              di Cecco Ghissi, Antonio da Fabriano), sculture medievali di capitale 
              importanza e rara suggestione, grandiosi affreschi di epoca romanica.
, 
              la Pala 
              dell'Alabarda di Lorenzo Lotto, Il Ritratto di Francesco Arsilli 
              di Sebastiano del Piombo, opere di Andrea Lilli, Guercino, Orazio 
              Gentileschi, Carlo Maratta. A Fabriano, la città natale del 
              grande Gentile (disperse purtroppo tra Berlino, Brera e il Getty 
              Museum le sue opere), la Pinacoteca comunale intitolata al grande 
              storico dell'arte Bruno Molajoli vanta una delle raccolte di dipinti 
              su tavola del XIV e XV secolo più importanti dell'Italia 
              centrale (tavole di Allegretto Nuzi, Puccio di Simone, Francescuccio 
              di Cecco Ghissi, Antonio da Fabriano), sculture medievali di capitale 
              importanza e rara suggestione, grandiosi affreschi di epoca romanica.
              
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